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Giuria

curatore

Carlo Sala

Carlo Sala

Carlo Sala, critico d’arte, curatore e teorico dell’immagine. È membro del comitato curatoriale della Fondazione Francesco Fabbri Onlus per cui dirige il festival F4 / UN’IDEA DI FOTOGRAFIA e cura il Premio Francesco Fabbri per le Arti Contemporanee; ha diretto Photo Open Up – Festival internazionale di Fotografia.
Ha curato, tra gli altri, progetti espositivi per la 12.Mostra internazionale di Architettura, People meet in architecture, Biennale di Venezia, il MUFOCO | Museo di Fotografia Contemporanea e il MART – Museo di arte moderna e contemporanea di Trento e Rovereto.
Suoi saggi e testi critici sono apparsi in varie pubblicazioni edite da Allemandi, Marsilio, Mimesis, Bruno Mondandori e Skira; nel 2021 ha pubblicato con il volume Stati di tensione. Conversazioni su immagine, società e politica (Silvana).

sezione / arte emergente

Rossella Farinotti

Rossella Farinotti è critica d’arte contemporanea, curatrice e giornalista. Scrive per riviste di settore come “Flash Art Italia”, “MYmovies”, “Exibart”. Dal 2016 è direttore esecutivo dell’archivio Gio’ Pomodoro; consulente curatoriale per Sergio Rossi The Magic Kingdom; curatore della Cittadella degli Archivi di Milano e docente presso l’Università Cattolica e NABA (Nuova Accademia di Belle Arti) a Milano. La sua ricerca è attiva nello studio tra l’arte emergente giovane italiana e internazionale, con un costante dialogo con artisti storici. È una attenzione particolare all’arte pubblica e al rapporto tra impresa e arte contemporanea

Antonio Grulli

Antonio Grulli (La Spezia 1979),  critico d’arte e curatore, vive a Bologna e Milano. Cura il programma dello spazio no profit Lucerna, creato assieme a Federico Pepe a Milano. Ha fondato con l’artista Jacopo Benassi lo spazio espositivo FBI a La Spezia. Ama molto scrivere. Talvolta dipinge. Negli anni ha curato mostre per spazi quali Viafarini (Milano), MAMbo (Bologna), Ala Scaligera della Rocca di Angera (Varese), Fondazione Carispezia (La Spezia), Fondazione del Monte (Bologna), Museo di Castelvecchio (Verona), Hamlet (Zurigo), le gallerie MAI36 (Zurigo), 3+1 (Lisbona), Raffaella Cortese (Milano), De Foscherari (Bologna), Francesca Minini (Milano), P420 (Bologna), Le Dictateur (Milano), Francesco Pantaleone (Palermo), Tiziana di Caro (Napoli), C21 (Reggio Emilia), e per il project space Codalunga di Nico Vascellari (Vittorio Veneto). Con l’artista Keren Cytter ha pubblicato per i tipi di  Humboldt  Books il libro Tel Aviv – Jerusalem Diaries; assieme hanno curato il progetto The First Morning Fest of Unreasonable Acts, tenutosi a Bologna nell’autunno del 2018. Con il curatore Davide Ferri ha ideato e curato Sentimento Nuevo, una ricerca sulla critica d’arte fatta di incontri, conferenze, lectures e performance iniziata nel 2009 e terminata nel 2011. Con Diego Bergamaschi e Marco Martini ha dato vita al progetto curatoriale Eddy Merckx, che sta sviluppando, tra le altre cose, la serie di mostre Grid, incentrate sulle pubblicazioni e i libri come linguaggio artistico. Ha collaborato con le testate Flash Art, ATP Diary, Artribune, Cura Magazine, Exibart, Studio Magazine, Le Dictateur, Mousse Magazine, Arte e Critica, Boite, e scritto per artisti quali: Andreas Angelidakis, Paola Angelini, Jacopo Benassi, Anna-Sophie Berger, Luca Bertolo, Chiara Camoni, Pierpaolo Campanini, Giulia Cenci, Paolo Chiasera, Francesco De Grandi, Flavio Favelli, Kinkaleri, Giacomo Montanelli, Anna Ostoya, Katrin Plavcak, Concetto Pozzati, Sissi, Maddalena Tesser, Nico Vascellari, Cuoghi Corsello, Italo Zuffi.

Angel Moya Garcia

Angel Moya Garcia (Cordova, Spagna, 1980. Vive e lavora a Firenze) è critico e curatore d’arte contemporanea. Laureato in Storia dell’Arte presso l’Università di Cordova (Spagna) è Co-Direttore per le Arti Visive della Tenuta Dello Scompiglio a Lucca, Curatore d’arte contemporanea del Progetto “Panorama 2022” della Quadriennale di Roma e socio di ICOM Italia – International Council of Museums, dell’IKT – International Association Of Curators Of Contemporary Art e dell’IAC – Istituto di Arte Contemporanea in Spagna. Recentemente è stato Curatore del programma annuale delle Residenze artistiche BLM – Fondazione Bevilaqua La Masa di venezia e in passato ha ricoperto il ruolo di Responsabile della programmazione e degli eventi culturali del Mattatoio di Roma. La dimensione fondamentale della sua ricerca si centra sul concetto di identità, sulla collettivizzazione dell’individuo e sulla decostruzione del soggetto nella filosofia contemporanea. Allo stesso tempo affronta interrogativi sulla trasversalità, attraverso l’analisi dei confini e l’identificazione e l’approfondimento di convergenze e linee intersecanti nelle diverse pratiche della contemporaneità, con una speciale attenzione verso i linguaggi installativi e performativi.

Stefano Raimondi

Stefano Raimondi (Bergamo, 1981) è un curatore d’arte. È direttore artistico di ArtVerona, del Premio Matteo Olivero e del network culturale The Blank Contemporary Art. Per queste realtà ha organizzato oltre cento progetti e mostre personali tra cui Yayoi Kusama,  Peter Halley, Paola Pivi, Marinella Senatore, Nathalie Djurberg & Hans Berg, Patrick Tuttofuoco, Gianni Colombo, Giulio Paolini, Eva & Franco Mattes, Luciano Fabro, Jonas Mekas e Deimantas Narkevičius. È stato Curatore alla GAMeC – Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea di Bergamo dal 2011 al 2017, istituzione per la quale ha curato mostre personali di artisti internazionali come Cory Arcangel, Rochelle Goldberg, Rashid Johnson e Pamela Rosenkranz. Dal 2013 al 2017 ha curato Qui. Enter Atlas – Simposio Internazionale di Curatori Emergenti. Nel 2011 ha co-ideato BACO – Base Arte Contemporanea per la quale ha curato le mostre di Francesco Arena, Filippo Berta, Ettore Favini, Oscar Giaconia, Daniel Knorr, Jacopo Miliani, Israel Lund, Navid Nuur, Adrian Paci, Dan Rees e Guido Van Der Werve. Dal 2015 al 2017 è stato docente all’Accademia di Belle Arti di Verona. È membro dell’IKT – International Association of Curators of Contemporary Art.

sezione / fotografia contemporanea

Daniele De Luigi

Daniele De Luigi è curatore di arte e fotografia contemporanea presso Fondazione Modena Arti Visive, dove ha curato mostre personali di artisti italiani e internazionali, tra cui Luigi Ghirri, Candice Breitz, Jordi Colomer, Willie Doherty, Quayola.
È curatore del progetto annuale Giovane Fotografia Italiana / Premio Luigi Ghirri, promosso dal Comune di Reggio Emilia per promuovere i talenti emergenti nell’ambito del festival Fotografia Europea, in partnership con Triennale Milano. GFI ha dato vita nel 2020 a “Spazio libero”, progetto di arte pubblica realizzato a Reggio Emilia all’indomani del lockdown negli spazi inutilizzati delle affissioni pubblicitarie, e nel 2021/22 ad Eyes on tomorrow, un progetto del Ministero degli Affari Esteri che ha portato circa 40 artisti a esporre in più di dieci paesi nel mondo.
È docente di Pratiche di allestimento e scrittura presso la scuola di fotografia Fondazione Studio Marangoni di Firenze.

Elisa Medde

 

Elisa Medde cura e scrive di fotografia. Con una formazione in Storia dell’Arte, Iconologia e Studi Fotografici la sua ricerca riflette sulla relazione tra immagine, comunicazione e potere. E’ stata nominatrice, tra gli altri, per il Mack First Book Award, Prix Elysée, The Leica Oskar Barnack Award e MAST Foundation for Photography Grant. È membro di numerose giurie e scrive per Foam Magazine, Something We Africans Got, Vogue Italia/L’Uomo Vogue e altre pubblicazioni. Elisa e’ Editor in Chief di Foam Magazine, Amsterdam, con il quale collabora dal 2012.

Giangavino Pazzola

 

Giangavino Pazzola (Sassari, 1981)

 

Ph.D. in Urban and Cultural Studies al Politecnico di Torino, dal 2018 è associate curator a CAMERA – Centro Italiano per la Fotografia di Torino dove ha in carico i programmi di ricerca, tra i quali anche FUTURES Photography, piattaforma europea per la promozione di artisti emergenti.

 

Dal 2022 è curatore della Sezione Fotografia e Immagine in Movimento ad Arte Fiera Bologna. Nel 2023 è stato nominato project manager del nuovo Festival di Fotografia di Torino da Fondazione per la Cultura Torino.

 

Collabora con enti e istituzioni nazionali e internazionali per le quali ha curato progetti, mostre e giurie.Visiting researcher a University of Birmingham, ha scritto su arti contemporanee a Torino (OCP, 2018) e pubblicato un libro sui centri di produzione culturale indipendente (GAI, 2017), oltre a ricerche su riviste accademiche internazionali e nazionali.

 

Insegna Estetica allo IED di Torino.

Mauro Zanchi

 

Mauro Zanchi è critico d’arte, curatore e saggista. Dirige il museo temporaneo BACO (Base Arte Contemporanea Odierna), a Bergamo, dal 2011. Attualmente insegna storia dell’arte nella scuola di fotografia Bauer a Milano, semiotica dell’arte nella Libera Accademia di Belle Arti (LABA) a Brescia e nell’Istituto Europeo del Design (IED) a Torino. Le pubblicazioni più recenti sono: Luigi Ghirri. Pensiero paesaggio (Silvana Editoriale, 2016), Mario Giacomelli. Terre scritte (Silvana Editoriale, 2017), Arte e magia (Giunti, 2018), Nino Migliori. Gente del Delta 1953 (Humboldt books, 2020), Arte ed eros (Giunti, 2020), Arte e alchimia. Dall’antico al contemporaneo (Giunti, 2021), Metafotografia 1+2+3 (Skinnerboox, 2019-2021), La fotografia come medium estendibile (Postmedia books, 2022), Le insidie delle immagini (Postmedia books, 2022), Arte e gioco (Giunti, 2022), Arte e bruttezza (Giunti, 2023). Scrive per Art e Dossier, Antinomie, Doppiozero e ATPdiary.

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